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SINDROME POST-COVID

Di cosa si tratta?

L’infezione da SARS-CoV-2 produce sovente disordini che possono protrarsi anche per mesi. A soffrire della cosiddetta “sindrome Post-Covid” sono circa l’80% di coloro che hanno contratto il virus. Per seguire questo tipo di pazienti presso il presidio Columbus del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma è stato aperto un day hospital Post-Covid

L’infezione da SARS-CoV-2 sovente non si conclude con la guarigione, ossia con la negativizzazione al test. È emerso infatti che in alcuni casi, non marginali, col trascorrere dei mesi coloro che hanno contratto la malattia sviluppano disordini che possono protrarsi settimane e finanche mesi. La tipologia dei disturbi è nutrita e variegata. La cosiddetta “sindrome Post-Covid” interessa circa l’80% dei reduci da coronavirus, che spesso continuano a presentare disturbi, difficoltà respiratorie e malessere diffuso.

Ad oggi, non è stato ancora chiarito il perché di tutto questo, né quali siano i soggetti maggiormente a rischio. Non esiste dunque un preciso identikit di chi è affetto da questa sindrome. Unica certezza è data dal fatto che la stessa può insorgere tanto in soggetti che hanno gestito il Covid a casa, quanto in quelli ospedalizzati.
Come tutte le sindromi post-infettive, anche questa, naturalmente, desta preoccupazione. Dall’aprile 2020 presso il presidio Columbus della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma è stato aperto a tal proposito uno specifico day hospital dedicato ai Post-Covid.

Lo studio clinico del Gemelli

Un programma di riabilitazione che preveda tanto una riabilitazione respiratoria quanto un percorso di ripresa motoriaassociati a un corretto stile di vita e all’introduzione di supporti nutrizionali a base di vitamine e aminoacidi, rappresenta l’approccio più efficace per combattere gli effetti a lungo termine del Covid-19. «Presso il Policlinico Gemelli di Roma è stato valutato positivamente l’impiego di L-arginina e vitamina C » ha spiegato il Matteo Tosato, responsabile dell’unità ospedaliera di Day Hospital Post-Covid presso la struttura. Questo tipo di integrazione ha portato a una sperimentazione clinica in cui vengono valutati alcuni parametri della sindrome Post-Covid attraverso test sia oggettivi si soggettivi.

Oltre al 6 minutes walking test, ai test della sedia e di esauribilità, che permettono di comprendere le reali capacità del soggetto di svolgere attività quotidiane, cioè il suo livello di incapacità in tal senso, vengono effettuate anche analisi oggettive a partire da alcuni parametri dei valori sanguigni, come l’attività dei monociti piuttosto che la presenza di acidi grassi, nel periodo di 1 mese.

Lo studio si basa sui risultati ottenuti da una precedente indagine empirica condotta dall’équipe del dottor Tosato, che aveva sperimentato un miglioramento nella sintomatologia post Covid dopo un periodo di 30 giorni nel quale ai pazienti erano state fatte integrazioni di L-arginina e vitamina C

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