GARELLI RIVAROLO
Nonno Filippo era un chimico, amava una chimica rispettosa dell’ambiente in equilibrio con i processi naturali del nostro pianeta. Era solito dire:
“Un vero chimico deve essere in grado di lavorare in smoking … in grado di non sporcarsi e di non sporcare”
La sua vita lavorativa, inizia a Cengio, un paesino ligure dell’alta Val Bormida, all’ACNA, azienda di coloranti e sostanze simili, dove si trova costretto a respirare un’aria tossica sia per il corpo che per la mente; infatti, all’epoca, l’ACNA produceva gas esplosivi e gas tossici per la guerra in Abissinia, colorando l’acqua della Bormida, ogni giorno di un colore diverso.
Incastrato in un lavoro che non sentiva suo, consapevole della scarsa eticità dell’Azienda e del forte impatto ambientale della sua produzione, nel 1936 abbandona Cengio e si trasferisce a Rivarolo, un paese del ridente Canavese, dove acquista la Farmacia dell’Ospedale dal dott Morel che, a sua volta, voleva trasferirsi con la famiglia al mare.
In questo modo inizia la storia dei farmacisti Garelli in Canavese, e contemporaneamente dei cugini Garelli a Torino e nelle Langhe.
E’ la farmacia di una volta, la farmacia delle preparazioni galeniche, dei boccettini di vetro color ambra, dei mortai e degli alambicchi, dell’elisir antinevralgico e del digestivo china; della vita vissuta in farmacia, di giorno, prendendosi cura degli abitanti di Rivarolo e, di sera, con la nonna Virginia, a preparare cartine di acido salicilico, cialde di carbone e…
Ogni giorno, col suo fare silenzioso e gentile, nonno Filippo dosava elisir antinevralgico e elisir tonico digestivo al suon di: “Dottore un cichet”. A succedergli, a fine anni ’60, è il figlio Enrico Garelli con sua sorella Mariangela; uomo dal carattere forte e determinato, dona alla farmacia del padre una connotazione più cittadina, dopo le esperienze vissute nelle farmacie di Torino.
Nel giro di una decina d’anni porta all’impresa familiare un’impronta nuova: ritorna sui libri e riscopre la botanica, studia l’omeoaptia e la fitoterapia, e da origine a “L’Erboristeria della Farmacia”, trasformando il bar di fianco nel nuovo spazio di salute, dove si utilizzano i poteri curativi delle piante. La farmacia torna ad essere un dispensario di tinture madri e macerati glicerici e consigli “ad personam”. Grazie a questa intuizione le persone si accorgono di essere trattate diversamente.
Nel 1997 entra a far parte dell’organico della farmacia la figlia Chiara Garelli, vulcano di idee, non lascia tranquillo il padre fino a quando nel 2003 la farmacia si rinnova con un nuovo reparto dedicato a “L’Erboristeria della Farmacia”, riempiendosi di colori e immagini che ricordano la natura e il legame indissolubile che c’è tra uomo e ambiente. In pochi anni le nuove idee di Chiara trasformano l’approccio alla cura della persona, vestendolo dei concetti di Medicina Funzionale, grazie ai quali ricerca una visione completa dell’organismo e dei sintomi che manifesta.
Nel 2003 si aggiunge un altro figlio, Francesco Garelli, che, negli anni, prende in mano tutti i rapporti con le aziende farmaceutiche, con le quali instaura un rapporto di rispetto reciproco e condivisone degli obiettivi. Dal carattere calmo e silenzioso, porta avanti le strategie di marketing in un momento nel quale il volto della farmacia sta cambiando molto velocemente.
Ad oggi la farmacia è gestita da Chiara, Francesco e Gaia Garelli: tre fratelli con tre caratteri molto diversi, che ben si miscelano completandosi l’un l’altro e che possono sempre contare sui consigli, dati dalla lunga esperienza, di papà Enrico.
Dal 2020 la farmacia diventa una FARMACIA BENEFIT APOTECA NATURA: al centro di questa farmacia è la persona, i suoi bisogni, le sue necessità e l’ambiente nel quale vive.
Il progetto prevede nei prossimi anni di ridurre sempre più l’impronta ecologica dell’azienda e di prediligere la collaborazione con aziende che vivano lo stesso tipo di filosofia, in un ottica di Farmacia “che non si sporchi e non sporchi” …proprio come diceva nonno Filippo!